Prefettura di Alessandria

La Prefettura di Alessandria, erede dell'Intendenza generale creata ad Alessandria nel 1723 come organo con funzioni di controllo finanziario e di sorveglianza sulle amministrazioni locali, nacque nel 1861 con l'unità d'Italia, allorché ai capi delle province fu dato il nome (di origine napoleonica) di prefetti.

Le funzioni dei prefetti si dividono in tre grandi categorie: funzioni di attività statale; di vigilanza e di tutela sugli enti autarchici minori; di vigilanza sugli altri enti pubblici. Il prefetto rappresenta in periferia (cioè all'interno della provincia) il potere esecutivo del governo centrale, esercita funzioni politiche ed amministrative e tutela l'ordine pubblico e la pubblica sicurezza. Gli uffici di Prefettura sono divisi in un Gabinetto di Prefettura, che ha intensi rapporti con la Questura e si occupa in prevalenza di pratiche riservate, e in cinque divisioni, a ciascuna delle quali sono assegnate particolari funzioni.

Il fondo Prefettura, assai vasto e pervenuto in più versamenti negli anni 1961, 1963, 1967, 1971-1972 e 2012, è stato finora solo in parte riordinato ed inventariato. Si suddivide internamente in grandi serie: Ufficio gabinetto, con le sottoserie dei pregiudicati e dei cittadini di origine ebraica; registri di protocollo con le relative rubriche; Ufficio assistenza; Affari generali e comunali; Esattorie comunali; Opere pie; Manifesti commerciali e politici; Calcoli strutturali dei cementi armati. La ricca, seppur talvolta lacunosa documentazione copre il periodo dal tardo Ottocento fino agli anni Settanta del Novecento e prosegue, integrandole, le serie del fondo dell'Intendenza generale di Alessandria.

Attualmente sono stati digitalizzati i seguenti lotti di inventari ed elenchi:

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