Essere donna nel settecento. Cinque spose e le loro doti
Si propongono cinque profili femminili che si delineano attraverso altrettanti contratti dotali conservati presso l'archivio della Tappa di Insinuazione (nucleo originario dell'Ufficio del Registro) di Alessandria e datati alla prima metà del Settecento, nei primi anni di instaurazione del Regno sabaudo nel territorio alessandrino, precedentemente parte del Ducato di Milano.
La documentazione tratteggia diverse condizioni femminili, dalla donna lavoratrice o dalla vedova alla ricca nobile, dalla ricca ebrea alla borghese che prende i voti. Oltre che degli aspetti sociali ed economici, i documenti rappresentano interessanti testimonianze di storia del costume, grazie alla descrizione, talora dettagliata, dei corredi nuziali ("agrei"), che costituivano parte integrante della dote e che potevano comprendere vestiario, biancheria per la casa, gioielli e vari effetti personali, tutti generalmente racchiusi in una cassa di legno.
- La vedova Allegra De Vittali
- La nobildonna Lugrezia di Belmont
- La lavoratrice Marianna Soia
- La borghese Allegra Vittale
- La novizia Angela Margarita Bolla
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